Una famiglia di canne che ha ormai un marchio suo, infatti quando uno viene in casa SUNRISE e cerca una canna da tonni, non chiede una canna da big game ma chiede un ATLANTICROD. Fatte interamente a mano negli Stati Uniti con il meglio dei componenti presenti ad oggi sul mercato, Calstar, Aftco e Winthrop.

     La canna può essere assemblata con anelli Winthrop o Aftco Guides: solamente il meglio per questa famiglia. Solo i manici Aftco possono essere montati e al cliente rimane la scelta se dritto o curvo. Può scegliere di castomizzare a piacimento la sua ATLANTICROD: oltre al tipo e al colore degli anelli, il tipo e il colore del manico, anche il colore del fusto, il colore della greca e il colore delle legature. Naturalmente si può anche inserire il nome della propria barca, e per finire si può applicare un adesivo del pesce preferito. Sulla canna obbligatoriamente devono comparire i loghi della Calstar, dell’ ATLANTICRODS e la bandiera americana che indica la provenienza della canna. Le ATLANTICRODS possono essere realizzate sia da Stand-up che da Trolling, proposte con libraggi differenti: 20lb - 20/30lb - 30lb - 30/50lb - 50lb 50/80lb.

     Per venire incontro alle diverse esigenze della clientela può essere scelta la lunghezza della canna stessa: questa operazione di solito viene fatta dal cliente assieme al team tecnico della SUNRISE.

     La Storia del nostro State of Art; parlando di Big Game in una sola parola ATLANDICRODS.

Ormai 25 anni fa, quando ancora i giganti rossi popolavano il nostro amato Mar Adriatico, un ragazzo assieme al suo amico e compagno di pesca , alla ricerca di nuove attrezzature per la disciplina del Drifting decidono di compiere un viaggio in America, più precisamente prenotano un soggiorno di una settimana  a Miami Florida.
Gli obbiettivi prefissati dai due prima della partenza erano n°3: Accessori per poter migliorare la loro tecnica, nuovi materiali per i monofili e per finire tecnologie all’avanguardia per creare una canna ideale da combattere il tonno rosso gigante. Ricordando che a quei tempi l’angler che combatteva solo in sedia con canne da minimo 130lb si trovava sempre difronte esemplari che non erano  inferiori mai ai 250kg.
    

     I due durante il soggiorno in quel di Miami visitarono diversi fishing tackle e shop; e tra una parola e l’altra con i vari pescatori del luogo ebbero la dritta giusta da un cubano(considerato il n°1 dei fishermen del luogo), che alla domanda: che marca o tipo di canne usi quando organizzi i tuoi charter di pesca? esso rispose dando ad uno dei due un fogliettino con un numero di telefono.
Naturalmente l’indomani chiamarono il n° , dall’altra parte della cornetta rispose Albert Castro che li invitò a visitare il suo laboratorio di rodbuilding. L’incontro tra Albert e Mirko segnò quel giorno un punto di svolta nella storia italo-americana del Big-Game. Prendeva forma l’inestimabile Atlantocrods series.

     Da quel epico viaggio i due tornarono a casa con il primo modello di fluorocarbon, il primo tuna circle hook e il primo prototipo di Atlanticrods con fusto Calstar in Italia. Lo scetticismo iniziale dei tonnaroli Italiani, fu spronato dalla lunga positiva fascia di successi collezionata dai due pescatori, grazie anche alla loro futuristica attrezzatura. Non tardarono molto le prime richieste di Atlanticrods; Trolling da 130lb ma anche da 80lb. L’espansione delle Canne Americane importate dai due aumentò anno per anno, più canne richiedevano ad Albert e più lui migliorava l’azione e perfezionava stili cromatici e cosmetiche. Poi l’ondata delle stand-up colpi anche l’Italia e Atlanticrds non tardò molto a presentare il primo modello di canna per pescare in posizione retta, e nell’annata 95/96 si studiarono le Stand-up 80/130lb sempre Calstar Blanck e Aftco components, con la possibilità di libraggi misti e la scelta dei nuovissimi(per allora) Aftco big-foot. Da sottolineare il primo tonno in Stand-up pesato 210kg e 40minuti di combattimento.

     Improvvisamente come spesso accade nei sogni, nell’anno 2000 i giganti sembrarono essi estinti; e in poco tempo anche la fama di Atlanticrods , no fish no rods!!!

     Passano gli anni ma sette son lunghi; come una celebre canzone narra, più vera di cosi non e possibile; quel ragazzo ormai è un uomo, con una famiglia e ancora la grinta e la passione per il Drifting. Improvvisamente ritornano… Esattamente nel 2007 le Acque di casa tornano a ripopolarsi di estesi branchi di Thunnus thynnus, gran numero di esemplari ma di tutt’altra pezzatura. Lo stupore e l’inattesa ricomparsa, la mente di Mirko rinizio’ a  pensare anche ai Tonni.  Subito il tesoro racchiuso nella sua esperienza passata riaffiorò, però ora le regole del grande giuoco erano state stravolte. I pesci erano cambiati, la loro pezzatura, le loro abitudini e comportamenti anche; c’e ne erano di più vero ma erano piccoli e più furbi.

     Improvvisamente il progetto Atlanticrods lasciato all’ombra per ben 8 anni, venne ripreso in mano, stravolto, riprogettato, migliorato, insomma cambiato radicalmente; Mirko iniziò, anche grazie al supporto di suo figlio Marco a pensare di introdurre la Tecnologia nel grande Giuoco chiamato big-Game. I contatti mai abbandonati con l’amico fraterno Albert Castro tornarono ad essere arroventati. Come detto prima la filosofia Atlanticrods venne rivoluzionata nell’estate del 2009, quando Albert per necessità di tutti fù costretto a prendere un aereo e venire a pescare in quel di Pesaro. Visto la situazione, analizzato lo scenario e raccolto i dati necessari, tornò a Miami. Nell’autunno sempre di quell’anno vi fù la vera rinascita del marchio, possiamo dire che Atlanticrods resuscitò; in un baleno il primo ordine di canne destinate ad un amico pescatore  del nord Italia, Gian Luca Bonora che cecamente si fidò di noi. Arrivò poi la primavera, arrivarono le canne non solo di Gian Luca ma anche le prime 30lb winthrop guides. Con il passare dei mesi qualche richiesta da parte di amici, e gli ordini continuavano.

     Un altro incontro forse deciso dal fato accadde nell’estate 2010 a Pesaro, quando il neo Campione Italiano di Big-Game sceso dal palco dopo la premiazione scambiando due chiacchere  con Marco ordinò 4 30lb e 6 50lb assieme all’amico e presidente del suo Club di appartenenza; che spinti dall’euforia decisero di provare anche le tanto discusse Atlanticrods. Nel frattempo l’amico Gian Luca(dopo aver partecipato con un pizzico di sfortuna agli Italiani con le sue Atlanticrods, sfiorando un ottimo piazzamento), uscita, dopo uscita continuava ad innamorarsi dell’Atlanticrods series a suon di catch and release.

     L’espansione lenta ma incontrastabile continuava, le Atlanticrods prendevano piede in tutta Italia. Nella primavera del 2011 uscite le date del Mondiale i componenti delle due squadre che dovevano rappresentare l’Italia nella disciplina del Big-Game, come tradizione contattarono Mirko(il C.T. della Nazionale Italiana Big-Game) per informazioni, date ed appuntamenti che si dovevano tenere prima del Mondiale per organizzarsi tutti, riguardo luoghi, tecniche, attrezzature, strategie ecc…

     Un primo incontro con tutti e otto i vincenti aventi diritto di partecipazione al Mondiale Big-Game; Mirko lo ebbe verso maggio. Il meeting fu molto positivo, si scambiarono molte informazioni, consigli e suggerimenti.

     Grazie alla particolare situazione di pesca ( si sapeva già che il mondiale era impostato sul rilascio del Tonno Rosso) per la particolare Tecnica del drifting vi fu la possibilità della libertà di scelta dell’attrezzatura pescante. Sapendo già che una parte della squadra pescava  con le Atlanticrods e dato che l’altra metà non era interessata a scegliere; Marco chiese direttamente a loro , se volevano utilizzare anch’essi Atlanticrods. Interpretabile come un gesto di unificare il più possibile le due squadre sia a livello tecnico( cosa fatta durante il meeting) sia a livello prestazionale( cioè con le stesse canne), rispondendo positivamente, riempirono di gioia Marco, ma allo stesso tempo lo incaricavano di un gravoso compito, lasciandogli una percentuale di responsabilità “mondiale”.

      Il libraggio consentito per la competizione era 50lb, naturalmente stand-up, quindi il difficile era nella scelta della cosmetica, quali colori abbinare per meglio rappresentare l’orgoglio italiano, la Nazionale. Come detto , solo la cosmetica era problematica perché come componentistica l’ottimo livello era già stato ampliamente raggiunto dal Guru di Miami( nomignolo dato al maestro Albert Castro). Presa la decisione sui colori di greche e legature, l’Italian Atlanticrods Project fu spedito via e-mail ad Albert. Successivamente Marco ed Albert dopo diverse chiamate internazionali completarono la scheda tecnica pre-fabbricazione dell’Italian Atlanticrods Project cosi suddivisa:

  • Fusto Calstar blanck secret series
  • Colore fusto pearl white hand painted
  • Passanti Winthrop blu(limited edition)

Ovviamente montaggio affidato alle inimitabili mani d’oro di Albert indiscusso nostro guru di Miami.
Nei giorni 29, 30, 31 agosto 2011 si è svolto nelle acque antistanti il porto di Ostia(Roma) il Campionato del Mondo per Nazioni, specialità Drifting. Al via erano presenti 15 Team di 8 nazioni diverse.

     Al termine delle tre giornate di gara è risultato vincitore il Team di Italia A (medaglia d’oro) capitanata dal Commissario Tecnico Mirko Eusebi, il secondo posto era appannaggio del Team Italia B (medaglia d’Argento) coordinata dal vice C.T  Magi Orlando. Il prestigioso risultato permetteva all’Italia di aggiudicarsi la medaglia d’Oro per Nazioni.
Finalmente un sogno che si è concretizzato, l’Italia Campione del Mondo, Mirko C.T. campione del mondo, Atlanticrods sul Gradino più alto del podio; meravigliosa esperienza vissuta anche da Marco che in quei giorni era li nello staff tecnico per dare una mano; insomma grande stupore, gioia e soddisfazione.

     Ora la storia deve continuare, con la speranza che tante gioie e momenti indimenticabili arriveranno anche grazie a questa pagina di storia.

     Attraverso questo sito vogliamo agevolare il pescatore nella scelta delle sue Canne da Big-game con la possibilità di decidere  tutti i componenti della sua canna da mille e una notte. il tocco vincente viene dato dalla nostra esperienza e collaborazione Italo-Americana, grazie anche alla scelta del fusto ideale, trà i 64 modelli di Calstar Blanck disponibili.